Normative per la circolazione delle auto storiche

Cosa dice la legge sulle auto d'epoca e quali sono i limiti di circolazione

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Indice

Quali sono i requisiti per un'auto storica

Per poter definire un'auto storica, questa deve soddisfare precisi requisiti stabiliti dalla legge. In Italia, un veicolo può essere classificato come auto storica se ha almeno 30 anni di vita e se è stato registrato come tale presso il registro auto storico. La sua condizione deve essere tale da mantenere la struttura originaria, senza modifiche sostanziali rispetto alla configurazione di fabbrica.

Il primo passo per ottenere il riconoscimento ufficiale di auto storica è richiedere l'iscrizione al registro dei veicoli storici, che viene gestito da enti riconosciuti come l'ASI (Automotoclub Storico Italiano) o la FIVA (Federation Internationale des Vehicules Anciens). Un'auto che rientra in questa categoria deve essere conservata in buone condizioni, ma non necessariamente perfetta, purché rispetti i parametri estetici e funzionali originali.

Un altro requisito fondamentale è che il veicolo non deve essere stato utilizzato per scopi commerciali o professionali, ma esclusivamente per uso privato. Inoltre, deve essere corredato da documentazione che attesti la sua originalità e il suo stato di conservazione, come il certificato di storicità rilasciato da uno degli enti sopra citati.

Normative per la circolazione delle auto storiche

Le normative italiane prevedono che le auto storiche, una volta registrate come tali, possano circolare liberamente su strada, a condizione che rispettino alcune regole specifiche. Una delle principali differenze rispetto alle auto normali è che le auto storiche possono essere esentate da alcuni obblighi, come quelli relativi alla revisione periodica, a condizione che siano in perfette condizioni di funzionamento.

Le auto d'epoca possono circolare liberamente, ma la legge stabilisce che in alcune città ci siano restrizioni, come i blocchi del traffico durante le giornate di alta concentrazione inquinante o nelle zone ZTL (Zone a Traffico Limitato). Tuttavia, se il veicolo è considerato di interesse storico e culturale, può essere esentato da questi divieti, in base a specifiche disposizioni comunali.

Un altro aspetto importante riguarda l'assicurazione. Le auto storiche devono essere assicurate come qualsiasi altro veicolo, ma spesso esistono polizze dedicate che offrono vantaggi in termini di costi e copertura. Queste polizze sono più vantaggiose rispetto alle assicurazioni per auto moderne, poiché prendono in considerazione il fatto che l'auto venga utilizzata solo occasionalmente e per un numero limitato di chilometri.

Agevolazioni fiscali per le auto storiche

Possedere un'auto storica in Italia comporta alcuni vantaggi fiscali. Tra le agevolazioni più rilevanti c'è la riduzione del bollo auto, che in molte regioni italiane è più basso per le auto storiche. Alcuni enti locali offrono anche esenzioni totali dal pagamento del bollo per veicoli con una particolare anzianità, che può variare da 20 a 30 anni a seconda delle normative regionali.

Inoltre, le auto storiche possono beneficiare di agevolazioni per quanto riguarda l'assicurazione. Le compagnie assicurative propongono polizze specifiche per i veicoli d'epoca, che risultano essere molto più convenienti rispetto alle polizze tradizionali. Questo perché l'auto storica non viene utilizzata come mezzo di trasporto quotidiano, ma piuttosto per eventi speciali o per collezionismo, il che riduce il rischio per le assicurazioni.

Le agevolazioni fiscali non riguardano solo i costi diretti come il bollo o l'assicurazione, ma anche le detrazioni in caso di ristrutturazione o restauro del veicolo. In alcune regioni, i proprietari di auto storiche possono usufruire di incentivi per il restauro, che può riguardare la carrozzeria, il motore o gli interni, purché il lavoro venga eseguito da professionisti certificati.

Limiti di circolazione per le auto storiche

Nonostante le agevolazioni e i vantaggi, le auto storiche devono rispettare alcuni limiti per quanto riguarda la circolazione. Un aspetto fondamentale è il numero di chilometri percorsi annualmente. Le auto storiche, infatti, non sono pensate per l'uso quotidiano e per questo motivo sono soggette a restrizioni sull'uso, come il limite annuale di chilometri percorribili senza rischiare di perdere lo status di auto storica.

Inoltre, molte città italiane impongono restrizioni alle auto più inquinanti, e le auto storiche potrebbero essere incluse in queste limitazioni a meno che non siano considerate particolarmente rilevanti dal punto di vista storico e culturale. Le normative specifiche variano a seconda delle città e delle regioni, quindi è sempre consigliato verificare le disposizioni locali prima di mettersi in viaggio.

Le auto storiche, pur essendo esentate da alcune normative generali, come il pagamento del bollo o la revisione, non sono completamente libere di circolare ovunque. Ad esempio, potrebbero esserci limitazioni durante le giornate di alta concentrazione di smog o durante eventi specifici che coinvolgono la mobilità cittadina. È fondamentale informarsi regolarmente su queste regole per evitare sanzioni e problematiche legate alla circolazione.

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